IERI COMUNISTI, OGGI PARLANO INGLESE
E io pago


  Abbiamo voluto stigmatizzare con le parole del grande Totò quanto accade a Trieste, presso il Segretariato Generale dell' Iniziativa Centroeuropea , nota anche come INCE, e che riunisce, attraverso una serie di accordi di cooperazione in svariati settori, i paesi dell'Europa centroorientale, dall'Italia alla Russia bianca (Bielorussia).
  In nessuno di questi paesi si parla inglese, eppure la lingua di McDonald e di Bill Gates vi fa da padrona, magari per bocca di tanti che mai e poi mai avrebbero inteso indulgere nei confronti del mostro americano.
  Il sito dell'INCE è solo in inglese e a chi chiama il centralino dell'organizzazione, una gentile voce, per lo più femminile, risponde "Central European Initiative" (di che lingua si tratta l'abbiamo tutti capito... Eppure siamo nella Republica Italiana, o forse proprio per questo è sconsigliabile usare l'italiano. Provassero all'UNESCO, a Parigi, o all'Organizzazione Internazionale del Lavoro, a Ginevra, non rispondere in francese! "Apriti o cielo". In Vaticano si risponde in italiano, ma il Vaticano non è nella Repubblica Italiana, la quale invece, secondo quant'è dato a sapere e per ragioni assolutamente comprensibili, contribuirebbe (il condizionale è d'obbligo), per la maggior parte delle spese di gestione degli uffici triestini dell'Iniziativa Centroeuropea. Stando così le cose, chiedesse almeno l'"onore della lingua"...!  (G.L. Ugo)


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