GRILLINI INTERPELLATI IN CAMPAGNA ELETTORALE SUL TEMA DELLA DISABILITÀ



BOLZANO. In un incontro conviviale nell'ambito della recente campagna elettorale in Trentino-Alto Adige, alcuni parlamentari del Movimento Cinque Stelle, tra cui il vice-presidente della Camera, Di Maio, sono stati avvicinati da un gruppo di elettori che ha presentato loro una serie di istanze a favore di migliorie al quadro normativo che riguarda le persone con disabilità, non soltanto in sede locale, ma anche nazionale ed europea.
  Grande la disponibilità degli interpellati, che si sono trattenuti con i loro interlocutori per buona parte dell'incontro, mostrando loro vivo interesse per le diverse questioni sollevate. In primo luogo è stato evidenziato il problema della fruizione da parte di persone disabili dei parcheggi ad esse riservati. Il contrassegno, attualmente riconosciuto a livello europeo e che il titolare deve avere sempre con sé a prova del diritto acquisito, presenta in realtà alcune carenze di funzionalità, per esempio, nelle dimensioni troppo grandi che impediscono di metterlo comodamente nel portafoglio, così che si finisce per riporlo nelle tasche di questo o quell'abito con buona probabilità, per un motivo o l'altro, di dimenticarsene al momento del bisogno. Inoltre l'obbligo del titolare di non separarsene penalizza chi, per esempio, sta accompagnando con la propria autovettura il disabile alla stazione e se si avvale del parcheggio riservato, ciò sarà a suo rischio e pericolo, in quanto, nel congedare il disabile, dovrà ovviamente riconsegnargli il contrassegno, con l'ingiusto rischio di essere multato perché impossibilitato, una volta di ritorno alla propria macchina, a dimostrare la ragione del suo stazionamento in quel parcheggio.
  Si è perciò suggerito ai parlamentari presenti all'incontro di adoperarsi per addivenire al varo di un provvedimento che preveda il rilascio all'avente diritto di un normale tesserino digitale formato "card" da inserire in un normale parchimetro il quale rilascerà uno "scontrino" certificante il diritto in oggetto e da esporsi a bordo vettura in luogo del documento stesso, che il titolare potrà in tal modo tenere con sé senza il rischio di dimenticarlo nella vettura di questo o quello.   Quanto proposto non troverebbe per altro ostacoli in termini di fattibilità: lo avrebbe affermato l'esponente di una nota azienda produttrice di parchimetri, il che non giustificherebbe indugi a presentare istanza a favore di una soluzione in tal senso.
  Sempre in materia di disabilità, ampio spazio è stato egualmente riservato al problema del voto autonomo per i ciechi. Sinora essi sono costretti ad appoggiarsi ad una persona di fiducia per l'operazione di voto, non essendosi introdotta sinora alcuna soluzione che consenta loro di recarsi autonomamente alle urne.   In realtà, la soluzione ci sarebbe grazie ad una procedura ideata qualche anno fa mediante l'introduzione di un sistema di voto su scheda cartacea ma da espletarsi mediante l'ausilio di un terminale collegato ad una stampante e dotato di sintesi vocale per consentire anche ad un elettore non-vedente di recarsi autonomamente a votare. Non si tratterebbe infatti di un sistema di voto elettronico, ma, di voto tecnologicamente assistito, per altro non bisognoso di tecnologie eccessivamente avanzate ed altamente costose.
  Resta dunque da capire quanto gli organi istituzionali e di rappresentanza delle singole categorie di disabili sentano l'urgenza di prendere posizione affinché i loro rappresentati vedano finalmente riconosciuto anche in termini di soluzione concreta un diritto che il II comma dell'art. 48 della Costituzione sancisce a chiare lettere.


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