USCIAMO DALLA N.A.T.O.
In arrivo la Proposta di legge


E' stato presentato in Senato il 21 aprile 2015 un disegno di legge per l'uscita dell'Italia dalla Nato come previsto dall'articolo 13 del trattato stesso.
  L'iniziativa si colloca alla luce della campagna condotta dal Comitato No Nato "per un'Italia neutrale e ponte di pace", mediante l'invito a chi intende aderirvi a visitare il sito: www.noguerranonato.it.
  Va precisato che, a prescindere da meriti o demeriti, come per il Patto di Varsavia, anche per quello Nord-atlantico il compito si voleva da più parti esaurito a séguito dei fatti del 1989 e della conseguente fine della Guerra Fredda. La permanenza della NATO sul mutato scacchiere europeo suona come una forzatura mirante ad affermare sul vecchio continente l'egemonia politico-militare ormai fuori tempo e luogo di un paese sito fuori di esso quale sono gli Stati Uniti, i quali, in virtù dei principî di non ingerenza europea sul continente americano proclamati nel corso del XIX secolo dal loro presidente Monroe, avrebbero sostenuto più o meno apertamente la rivoluzione condotta da Benito Juárez in opposizione all'insediamento in Messico dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo, voluto soprattutto dalla Francia di Napoleone III, e conclusasi tragicamente con la fucilazione dello stesso Massimiliano a Querétaro.
  Venendo all'Italia, la sua uscita dalla NATO o da qualsiasi altra organizzazione eventualmente analoga per spirito (al di là dell'aspetto prettamente militare), rientra nella vocazione stessa della Penisola e possibilmente dell'intera Europa Centrale Mediterranea, cui la posizione geografica fortemente strategica nell'ambito del Vecchio Continente e del Mediterraneo stesso, vuole chiamata ad un ruolo di potenza equilibratrice al di fuori di ogni contrapposizione tra egemonie siano esse politiche, economiche o militari.
  Non è dunque necessariamente una questione di buoni o di cattivi, ma è semplicemente un fatto di identità e di conseguente vocazione intrinseca di quest'area, pena la sua decadenza spirituale e politica che, specie nello Stivale, è sotto gli occhî di tutti. - G.L. Ugo


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