Il monito della Barcaccia
LA CRISI DI UN DOGMA


I recenti atti di teppismo che hanno visto protagonisti i tifosi olandesi del Feienord in occasione della partita con la Roma, confermano una volta di più la disparità di comportamenti in atto specie presso i popoli nordici a seconda che essi si trovino a casa propria od altrui.
  Sembra infatti che il trovarsi in casa d'altri faccia sentir costoro esonerati da qualsiasi obbligo di carattere etico-disciplinare, quasi che, al di fuori dei proprî confini, ogni cosa sia lecita quando non espressamente vietata per iscritto, e magari anche nella loro lingua...
  Venendo a quanto accaduto a Roma, l'arrivo dei tifosi era stato preventivato; ma quello che ci è lecito chiederci è quale sarebbe stato il grado di allertamento se si fosse trattato di tifosi dall'Est, per esempio russi, grandi consumatori di vodka e dintorni. L'effetto psicologico sarebbe stato indubbio. Ci sia tuttavia permesso di essere un po' "cattivi" nel dire soprattutto che, al di là della troppa vodka, in Russia c'è Putin, grande amico di chi si sa, reo non tanto dei festini in villa quanto di guardare troppo a Est, contravvenendo in tal modo alla tracotante ortodossia euroatlantica, ove parlare nordico (inglese e, in seconda battuta, tedesco) è il miglior viatico per aver sempre ragione, massima in un'Italia dalla classe politica pronta ad esaltare l'efficienza d'oltrAlpe, salvo a non far di pari a casa propria, quasi a dover evitare di scalfire il primato civile di quei paesi.
  Prima ancora che cogliere di sorpresa il servizio d'ordine, quanto accaduto in Piazza di Spagna va a scalfire forse più che in passato la pregiudiziale quasi dogmatica di inferiorità e di sudditanza verso l'Occidente ed i suoi galoppini che caratterizza la storia d'Italia del Secondo Dopoguerra, specie dopo gli anni '70.   Rimane la speranza che la vista della Barcaccia del Bernini serva almeno da monito alle coscienze d'Italia risvegliandole finalmente dopo il forzato torpore di un cinquantennio e più di politica servile. (G.L. Ugo)


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