ALLARME UCRAINA
Caduto il governo filorusso di Janukovic, l'"inoccidentamento" palese e repentino dell'Ucraina, in cerca di legittimazione a Bruxelles (quando basta) potrebbe costituire una prospettiva di ulteriore strangolamento nei confronti della nostra realtà centromediterranea (la Patria di Mezzo) da parte di un paese che gli Occidentali avrebbero ben interesse di avere al proprio servizio contro terzi incomodi, data la sua vastità e le sue risorse minerarie ed alimentari, che ne avevano fatto il granaio d'Europa, dove molti Italiani emigrarono specie quali maestri agricoltori ai tempi dello Zar e donde i loro discendenti furono costretti ad emigrare in epoca staliniana.
A corollario poi di quanto sopra, non dimentichiamo gli scheletri nell'armadio territoriali. Infatti divennero parte dell'Ucraina sovietica territorî come Leopoli, Tarnopol, sottratti alla Polonia, e la Rutenia Ciscarpatica, tolta alla Cecoslovacchia, quando sia la Polonia che l'allora Cecoslovacchia erano state invase dalla Germania, e non erano dunque sue alleate... Eppure, grazie ai giochi sporchi tra Hitler e Stalin, seguiti da quelli di Jalta col beneplacito di Zio Sam, i signori Ucraini si sono pappati roba mai stata loro. Caduto il Muro di Berlino, guai a parlarne! E adesso, con Janukovic praticamente fuori gioco, siamo alle epurazioni del peggiore Est, quali, per esempio, l'abolizione quale seconda lingua ufficiale del russo, dopo che questa lingua, nel bene o nel male, ha concorso per secoli alla cultura dell'Ucraina, e dopo che la prima realtà statuale a chiamarsi Russia ha avuto per capitale proprio Kiev (si parla infatti della Russia di Kiev, per intendere la primordiale entità russa a partire dal IX secolo d.C. con Jaroslav il saggio). Ma l'incantesimo occidentale non fa deroghe, e così ora gli Ucraini vanno a farsi belli a Broccolandia e dintorni. Eh no, cara Ucraina no, così non va....
V'è poi l'ipotesi, non del tutto inverosimile, che quest'ultima si spacchi tra area filo-russa verso est e anti-russa a ovest, considerando per altro la componente religiosa, per lo più ortodossa all'est e cattolico-bizantina (in obbedienza a Roma) ad ovest.
La questione non potrebbe passare sotto silenzio. L'Ucraina è strategica ai fini dell'Europa Centro-Mediterranea, che non può lasciarla in mano occidentale, perché, come accennato all'inizio, diverrebbe la ganascia orientale di un'autentica morsa geopolitica atta a strangolarci in tutto e per tutto in nome di quel pensiero unico globale di cui l'U.E. è zelante portavoce.
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